ZAVATTARELLO
Zavattarello è un comune nella Provincia di Pavia, in Lombardia. Il piccolo borgo, situato nell'alta Val Tidone, fa parte del circuito dei i borghi più belli d'Italia ed è dominato dalla mole del Castello di Zavattarello. Vive soprattutto di agricoltura, allevamento bovino e di turismo.
Al caratteristico paese vecchio sviluppato attorno al castello si accede da Piazza Luchino Dal Verme, passando sotto una torre sovrastante un arco acuto. Lungo tutto il percorso verso il Castello, di recente restaurazione, numerose sono le case medievali ancora ben conservate e ricche di antiche decorazioni. La visita al paese vecchio può costituire, anch’essa, un impensabile motivo di piacevoli scoperte.
Le bellezze artistiche e culturali non si limitano al Castello e al borgo antico. Nel trecentesco Oratorio di San Rocco, comunicante con il Municipio attraverso il campanile, si conservano un pregiato altare ligneo del Quattrocento e quindici tele raffiguranti la Via Crucis attribuite alla scuola di Tintoretto. Di interesse storico, dietro la Chiesa patronale di San Paolo, anche il cimitero ottagonale seicentesco che ospita le tombe di famiglia dei Conti Dal Verme.
Anche la parte più moderna del paese presenta attrattive. Zavattarello è piccolo, ma possiede tutti i servizi indispensabili per il cittadino ma anche per il turista: negozi di ogni genere, luoghi ricreativi, monumenti, farmacia, posta, banche, ambulatorio medico, comando dei Carabinieri e Guardia Forestale. Il tutto immerso in una natura incontaminata, tradizione e modernità qui si mescolano, convivono e si fondono in un equilibrio armonioso.
STORIA
La leggenda narra che Zavattarello sia stato rifugio di disertori romani fuggiti dalla battaglia del Trebbia, vinta da Annibale nel 218 a.C.. La presenza di un villaggio in quel periodo è confermata dal ritrovamento di una necropoli romana, anche se altri reperti più antichi suggeriscono che il luogo fosse già abitato in precedenza.
Alla fine del X secolo viene edificato il nucleo originario del castello che oggi domina il paese. Esso rimase possedimento del vescovo di Bobbio fino al 1169, quando, durante le lotte tra Pavesi e Piacentini, fu conquistato da questi ultimi.
Nel 1209, Zavattarello ridivenne possedimento del vescovo di Bobbio. Iniziano le lotte per il possesso del maniero tra le due fazioni piacentine: quella ghibellina capitanata dalla famiglia Landi e quella guelfa guidata dalla casata degli Scotti. Le alterne vicende belliche e diplomatiche permisero a entrambe le parti di governare il feudo: l'ultima vittoria fu dei Landi, che tennero Zavattarello sino all'approssimarsi dell'era viscontea. Ubertino Landi, signore della guerra pluriscomunicato e grande razziatore, fortifica la rocca rendendola inespugnabile e divenendo il terrore della regione.
L'affermazione dei Visconti segnò l'ascesa dei Dal Verme: nel 1385 il vescovo di Bobbio attribuì il feudo a Jacopo Dal Verme, oriundo di Verona. Questo celebre capitano di ventura, che meritò una citazione da Lodovico Ariosto nel XXIII canto dell'Orlando Furioso, fu il primo della casata Dal Verme ad avere possedimenti nell'Oltrepò Pavese.
Nel 1485 Lodovico il Moro fece avvelenare il conte Pietro Dal Verme, che non lasciò prole maschile: il Moro si impadronì così di Zavattarello cedendolo a Galeazzo Sanseverino, conte di Caiazzo.
Nel 1499 Lodovico il Moro fuggì da Milano di fronte all'avanzata dell'esercito francese e si rifugiò in Germania.
Nel 1525, con la conclusione della battaglia di Pavia, e dopo svariate lotte tra casate, i Dal Verme rientrarono in possesso di Zavattarello.
Nel 1817 Zavattarello passò dalla Diocesi di Bobbio a quella di Tortona.
Durante il rastrellamento della Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, i nazisti incendiarono il castello danneggiandolo considerevolmente.
Il Castello, e la sottostante collina, vengono donati nel 1975 dalla famiglia Dal Verme alla cittadinanza di Zavattarello. Così dopo pochi anni il Comune iniziò i lavori di restauro della rocca. Il Castello Dal Verme viene ufficialmente aperto al pubblico nel 1999 e, nel 2003, viene istituito all’interno il Museo d’Arte Contemporanea “Giuseppe e Titina Dal Verme”.
CASTELLO DAL VERME
Il Castello di Zavattarello, di stampo architettonico medievale, è stato una fortezza inespugnabile che ha resistito nei secoli a numerosi assedi. Completamente costruito in pietra arriva ad avere uno spessore murario fino a 4 metri.
La rocca, una tempo cardine del sistema difensivo dei possedimenti del casato dei Dal Verme, sovrasta il borgo antico ubicato sulla collina, che una volta era completamente priva di vegetazione per consentire ai difensori del maniero di avvistare ogni malintenzionato. L’inespugnabile complesso fortificato comprendeva anche una cappella, le scuderie, e un ricetto che fu sede di un’illustre scuola di guerra fondata da Jacopo Dal Verme.
Oggi invece il verde che attornia il castello è un'area protetta, un Parco Locale di Interesse Sovracomunale di circa 79 ettari, di grande rilevanza storica e ambientale.
Dalla terrazza e dalla torre, di fatti, si gode un incredibile panorama del territorio circostante: campagne, boschi, colline e persino gli altri castelli della zona - Montalto Pavese, Valverde, Torre degli Alberi, Pietragavina. Esperienza significativa sulla comprensione della scelta strategica del luogo in cui edificare questo maniero.
Il Castello è, attualmente, completamente restaurato e visitabile. Diversi eventi, come mostre, cerimonie, matrimoni e conferenze, animano ancora le sue sale creando un’atmosfera di congiunzione tra l’antico e il moderno.
UN FANTASMA TRA LE MURA
Oltre a importanti fatti storici, il Castello Dal Verme è stato anche testimone di numerosi strani eventi che restano tutt'ora senza una plausibile spiegazione. Essi sono attribuiti allo spirito di Pietro Dal Verme, signore del castello nel XV secolo.
Pietro era promesso sposo a Chiara Sforza, la figlia del potente signore di Milano Galeazzo Maria Sforza: si trattava di pure nozze di convenienza che miravano ad unire due esponenti di due ricche e potenti famiglie del Nord Italia.
Pietro però si era innamorato di un’altra donna, Cecilia Del Maino, con la quale riuscì ad avere il consenso di sposarsi; ma agli Sforza la cosa non piacque. La coppia trascorse insieme alcuni felici anni, fino alla morte prematura di lei. Essendo Chiara Sforza ancora nubile, in breve tempo Pietro dovette rassegnarsi ad accettare le nozze con quest’ultima.
Nonostante si trattasse di una matrimonio di convenienza, gli storici dell'epoca sostengono che Chiara Sforza non ebbe mai accettato il primo rifiuto a favore di Cecilia, così, istigata forse dallo zio Lodovico il Moro, che avrebbe ottenuto discreti vantaggi dalla morte del Dal Verme, Chiara uccise suo marito con un potente veleno il 17 ottobre 1485.
La leggenda vuole che tra le mura del Castello si aggiri ancora senza pace il fantasma del povero Pietro. Numerose sono le testimonianze di avvenimenti inspiegabili accaduti nelle sale del Castello di Zavattarello: sedie spostate, strani rumori, porte aperte misteriosamente, spartiti scomparsi durante i concerti, voci maschili senza volto.
Su queste testimonianze sono in corso indagini da parte di ricercatori del paranormale; i quali hanno compiuto alcuni sopralluoghi nel castello, registrando anomalie sospette.
ORARI CASTELLO
Da Aprile a Settembre
Sabato, domenica e festivi: 14.30 - 19.30 (Ultimo ingresso alle ore 18.30)
Visite guidate ogni ora
Mese di Ottobre
Domenica: 14.30 - 17.30 (Ultimo ingresso alle ore 16.30)
Visite guidate ogni ora
Il resto dell'anno
Apertura su prenotazione per gruppi
Chiusure straordinarie per cerimonia privata: Sabato 25 luglio 2015
Aperture straordinarie: Martedì 8 dicembre 2015
(non è necessario prenotare)
BIGLIETTI
Intero, da 15 a 64 anni: 5,50 €
Bambini, fino a 8 anni: gratis
Ragazzi, da 9 a 14 anni: 2,00 €
Senior, oltre 65 anni: 4,00 €
Universitari: 4,00 €
Iscritti FAI: 4,00 €
Gruppi, oltre 15 persone: 3,00 €
Scolaresche: 2,00 €
Il biglietto comprende guida, museo d’arte e mostre.
Per i residenti del Comune di Zavattarello l'ingresso al castello è gratuito.
CONTATTI CASTELLO
Via Vittorio Emanuele, 41
Zavattarello (PV)
Tel./Fax +39 0383 589 132 (ore 8-14)
+39 0383 589 746
Email: castello@zavattarello.org
zavattarello@libero.it
Sito Web: https://www.zavattarello.org/castello_index.html
COME ARRIVARE
In auto
· Da Milano e Pavia
Autostrada A7 fino a Casei Gerola, quindi seguire per Voghera, poi SS461 Voghera-Varzi e SP207 per Zavattarello.
oppure
Da Milano SS412 direzione Passo Penice; da Pavia SS35 e poi SP203 Casteggio-Zavattarello.
· Da Torino
Autostrada A21 fino a Voghera, poi SS461 Voghera-Varzi e SP207 per Zavattarello.
· Da Genova
Autostrada A7 fino a Casei Gerola, quindi seguire per Voghera, poi SS461 Voghera-Varzi e SP207 per Zavattarello.
· Da Alessandria
Autostrada A21 fino a Voghera, poi SS461 Voghera-Varzi e SP207 per Zavattarello.
· Da Bologna
Autostrada A1 fino a Piacenza Ovest, quindi SS10 fino a Borgonovo Val Tidone, infine exSS412 direzione Passo Penice.
· Da Piacenza e Brescia
Autostrada A21 fino a Castel San Giovanni, quindi exSS412 direzione Passo Penice.
In treno
· Stazione di Voghera (Pv) - poi pullman linea Arfea
· Stazione di Broni (Pv) - poi pullman linea Arfea
· Stazione di Stradella (Pv) - poi pullman linea Arfea
In pullman
· Da Milano linea Arfea
· Da Voghera linea Arfea
· Da Pavia linea Arfea
· Da Broni e Stradella linea Arfea
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA “GIUSEPPE E TITINA DAL VERME”
Il Museo ospite nelle sale del Castello propone una collezione di arte contemporanea in continua crescita ed evoluzione, costituendo solo una delle svariate attrattive offerte ai visitatori della rocca medievale.
Il Museo espone opere dell'arte italiana dalla seconda metà del XX secolo a oggi, oltre a quadri più antichi dipinti dal Conte Giuseppe Dal Verme, proprietario del Castello all'inizio del Novecento.
Proprio all'artista Conte Giuseppe Dal Verme, e alla moglie Titina Gavazzi, è intitolato il Museo, come atto di omaggio al grande amore per l'arte e per questa rocca, donata alla cittadinanza di Zavattarello dagli eredi nel 1975.
Gli artisti che negli anni hanno esposto le proprie opere all'interno delle sale del Castello hanno donato al Comune di Zavattarello alcuni loro pezzi, permettendo così la nascita di un Museo dalla natura eterogenea. Grazie alla prosecuzione delle donazioni, tale patrimonio è in continua e costante crescita, tanto da poter realizzare nel 2011, con il contributo di Regione Lombardia, un nuovo allestimento versatile e flessibile, che consente un rapido aggiornamento dell'esposizione e dei supporti informativi.
Il Museo si sviluppa in cinque sale, ciascuna dedicata a un diverso tema, in cui grande attenzione è riservata ai giovani emergenti e alla valorizzazione degli artisti legati al territorio locale.
Sezione Giuseppe Dal Verme
Uno spazio speciale è riservato, al piano nobile, alle opere di Giuseppe Dal Verme, legato più di altri al castello che ancora porta il nome della sua famiglia. Egli dedicava grande cura alle tele ad olio, la sua tecnica preferita, ma non sono di minore qualità gli acquarelli.
"Ritratto di Famiglia In posa"
L'opera più antica della collezione museale venne realizzata dal Mulinaretto per volere di Gian Battista Cattaneo della Volta, avo per linea materna del Conte Giuseppe Dal Verme, a fine XVII secolo. Il dipinto ritrae la sposa di Gian Battista Cattaneo della Volta, la Marchesa Maddalena Gentile, che mostra compiaciuta agli ospiti i figli.
Sezione Aldo Gambuzzi
Inaugurata nel 2011 è la collezione di oltre 40 sculture dell'artista Aldo Gambuzzi, in arte Gambaldo. Questo artista di origini mantovane amava definirsi scultore pavese.
Gambuzzi amava vivere nella sua casa di villeggiatura di Zavattarello, di cui era cittadino onorario. Proprio il profondo legame dello scultore con il territorio locale ha portato i suoi eredi a donare al Museo di Zavattarello la cospicua collezione.
Sezione Luciana Magrini
Nata a Milano ma molto presente a Zavattarello, Luciana Magrini si è sempre dedicata intensamente sia all'attività di insegnamento sia alla produzione artistica, in particolare alla decorazione “a terzo fuoco” della ceramica.
La natura è il soggetto prediletto delle sue decorazioni, nate dai numerosi schizzi copiati dal vivo durante le vacanze estive.
Dopo la scomparsa dell'artista, i figli hanno voluto donare al Museo una selezione di schizzi, opere non finite e attrezzi da lavoro della decoratrice.
CONTATTI MUSEO
Via Carlo Dal Verme, 4
Zavattarello (PV)
Tel./Fax +39 0383 589 132 (ore 8-14)
+39 0383 589 746
Email: castello@zavattarello.org
zavattarello@libero.it
Sito Web: https://www.zavattarello.org/castello_index.html
Visite guidate su prenotazione, con laboratori didattici.
Struttura parzialmente accessibile ai disabili.
MUSEO “IL MAGAZZINO DEI RICORDI”
Il Museo etnografico “il Magazzino dei Ricordi” consente al visitatore la visione di oltre un secolo di tradizioni e memorie territoriali attraverso la minuziosa ricostruzione contadine e di vita quotidiana: cucina, scuola, botteghe e laboratori artigianali.
Obiettivo dell’associazione culturale che gestisce il Museo è lo studio e la salvaguardia del patrimonio culturale della civiltà rurale e artigianale dell’Oltrepò, tra l’Ottocento e il Novecento, per trasmettere la memoria storica territoriale alle nuove generazioni.
CONTATTI MUSEO
Località Cascina Mirani
Zavattarello (PV)
Tel: +39 0383 589 183
+39 338 577 64 25
+39 334 39 62 019
E-mail: magazzinodeiricordi@libero.it
Sito Web: https://www.magazzinodeiricordi.org/
ORARI APERTURA MUSEO
Giugno, Luglio, Agosto e Settembre
Sabato e Domenica 16.00 – 19.00
Ogni giorno dell'anno, previa prenotazione, per comitive, piccoli gruppi e scolaresche.
Visite guidate su prenotazione.
Struttura accessibile ai disabili.
INFOPOINT
Piazza Dal Verme, 1
Zavattarello (PV)
Sabato 14.30 – 17.30
Domenica 10.30 – 12.30 / 14.30 – 17.30
Durante i giorni feriali è possibile rivolgersi agli uffici comunali di Via Vittorio Emanuele, 41 dalle 8.00 alle 14.00.
Email: castello@zavattarello.org
zavattarello@libero.it
NEI DINTORNI
Eremo di Sant’Alberto di Butrio
Tel. +39 0383 54 21 79
https://www.eremosantalbertodibutrio.it/
Castello di Oramala
Associazione Spinofiorito
Tel. +39 339 20 98 288
https://spinofiorito.wordpress.com/informazioni-utili-castello-di-oramala/castello/
Osservatorio Astronomico Cà del Monte di Cecima
Tel. +39 327 76 72 984
https://www.osservatoriocadelmonte.it/
LINK UTILI
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