BELGIOIOSO
Belgioioso (Balgiuùs nel dialetto locale) è un comune situato nella Provincia di Pavia, in Lombardia. Si trova nel Pavese meridionale, nella pianura a pochi chilometri dalla riva sinistra del Po. Le frazioni Santa Margherita e San Giacomo della Cerreta si trovano sul bordo del terrazzo che domina la valle alluvionale del fiume.
STORIA
La nascita di Belgioioso risale al tardo medioevo, quando i Visconti regnavano a Pavia. La fondazione del borgo è strettamente legata a quella del suo castello da cui trae origine.
Non conosciamo la data esatta in cui il castello fu edificato, ma il primo Visconti ad esserne associato fu Galeazzo II, quindi ci troviamo nel XIV secolo.
IL nome stesso del borgo “Bel Zojosus” (Belgioioso) è una latinizzazione del francese “Beau – joyeux”, pertanto indica che la costruzione non può essere anteriore al 1300, periodo in cui in Lombardia si prese ad usare nomi di derivazione francese.
Gian Galeazzo Visconti, figlio di Galeazzo II e di Bianca di Savoia, ereditò dal padre l’amore per la caccia e quindi anche per il Castello di Belgioioso, la cui riserva di caccia e il parco arrivavano a sud fino al fiume Po, attraverso San Giacomo della Cerreta, e a nord-ovest probabilmente si congiungevano con il parco del Castello di Pavia. Fu infatti Gian Galeazzo che fece costruire una strada che da Pavia conducesse a Belgioioso e fece ampliare la struttura del castello per renderlo più ameno.
Il borgo di Belgioioso nacque attorno al castello omonimo verso la fine del Quattrocento, e da alcuni documenti che ci sono pervenuti sappiamo che inizialmente vi risiedevano circa 50 persone.
Il castello era anche sede dell’amministrazione giudiziaria e possedeva al suo interno una prigione.
Reputato luogo di cacce e svaghi, Belgioioso, nel 1412, fu dato in feudo alla famiglia Beccaria di Pavia e quasi subito ridestinato ad un ramo cadetto della famiglia Visconti. Nel 1431 il feudo venne ceduto da Filippo Maria Visconti al Conte condottiero Alberico II da Barbiano, la cui famiglia aggiunse in seguito l’attuale nome di Belgioioso.
In pochi anni (circa un trentennio) Belgioioso vide uno sviluppo notevole, reso possibile dall’opera dei potenti signori ma anche dall’opera di bonificazione del territorio da parte dei privati e da congregazioni religiose.
Se ai Duchi di Milano si deve la fondazione del Castello, il paese sorse per iniziativa dei Barbiano, i quali per necessità agricole favorirono l’insediamento dei contadini nella zona.
Alla fine del Quattrocento la popolazione di Belgioioso raggiunse il migliaio di abitanti.
Tra i suoi ospiti eccezionali si annovera Francesco I, Re di Francia, prigioniero di passaggio dopo la sconfitta di Pavia, nel 1525.
Questo importante periodo di crescita si arrestò nel 1535, quando Pavia e tutto il suo principato passarono sotto il dominio degli spagnoli. Belgioioso non sfuggì al periodo di decadenza che coinvolse tutta la Lombardia.
Anche il Seicento non fu un buon periodo nella storia di Belgioioso, come nel resto della Lombardia, vi furono sofferenze, duro lavoro, peste e carestie.
Il secolo successivo, il Settecento, invece, portò prosperità a Belgioioso. Il castello fu ampliato, abbellito e dotato di ricco arredamento, nonché di un parco con ingresso settecentesco e magnifica fontana, grazie all’opera di Don Antonio Barbiano, primo Principe di Belgioioso. La contea venne elevata a principato del Sacro Romano Impero, ma l’arrivo della Rivoluzione Francese portò nuovo scompiglio e rivolgimenti. La famosa rivolta di Pavia contro le truppe napoleoniche ebbe infatti inizio a Belgioioso.
Il figlio, Alberico XII, ereditato il titolo di Principe dal padre, fu uomo di talento e amante dell’arte. Fece eseguire lavori al Castello sotto la direzione dell’architetto Pollak.
Successivamente l'aria di libertà raggiunse ancora questi territori e colpì tutto quello che era rimasto a ricordare l'antico potere distruggendo armi gentilizie e stemmi nobiliari.
Alberico XII, divenuto normale cittadino di Belgioioso, insorse alla richiesta di distruggere i ponti levatoi e la merlatura del Castello e fu grazie alla sua resistenza che il Castello venne risparmiato dall'onda rivoluzionaria. Durante il Regno italico (1805-1814) il borgo si risollevò, e riuscì a svilupparsi ulteriormente per contenere l'aumentata popolazione.
Alberico fu generoso e ospitale, tra le sue amicizie si annoverano i poeti Giuseppe Parini e Ugo Foscolo, in diverse occasioni ospiti al Castello. Intraprese opere di bonifica, istituì scuole per i bambini dei coloni e si adoperò per migliorare la vita della popolazione.
All'inizio dell'Ottocento, il Foscolo, allora docente di letteratura all’Università di Pavia, assistette alla morte dell’amico Principe Alberico XII. Al figlio primogenito toccarono il titolo di principe ed il castello di San Colombano; al ramo cadetto i possedimenti di Belgioioso ed il titolo di conte.
Oggi il Castello si presenta con due diverse vesti architettoniche: la facciata ovest, affacciata sul parco e sulla fontana di Nettuno, in tipico stile neoclassico con il suo grande timpano centrale e la balconata. Mentre le facciate nord, sud ed est conservano caratteristiche medievali con le merlature ghibelline, il ponte levatoio e parte del fossato. La pianta è quadrata e per raggiungere gli interni si passa dal parco-giardino attraverso il ponte levatoio. All’interno si possono ancora ammirare stucchi, statue, arazzi e arredi che appartennero ai principi di Belgioioso.
Notevole, all’ingresso del paese, anche la trecentesca Chiesa di Santa Maria delle Grazie o Chiesa dei Frati. La chiesa e l’attiguo convento francescano costituivano un ottimo esempio di architettura gotica quattrocentesca. In seguito alla soppressione del convento l’intero edificio subì un grave degrado, per poi essere recuperato e restaurato nell‘attuale sito di congressi e manifestazioni.
IL CASTELLO
Il Castello di Belgioioso è il monumento centrale del paese.
La parte medioevale, con la caratteristica merlatura ghibellina, si affaccia su Piazza Vittorio Veneto mentre sul lato opposto, vi è la facciata settecentesca che si apre sullo splendido parco dove troneggiano secolari magnolie. In fondo al viale è posta una fontana dedicata ad Antonio I e Barbara d'Adda. In fianco vi è la serra, attribuita alla scuola di Leopoldo Pollak. Attualmente la parte medioevale costituisce abitazione privata, mentre la parte settecentesca è aperta al pubblico solo in occasione delle mostre.
Il Castello di Belgioioso, una volta splendida residenza aristocratica, è oggi un polo fieristico - culturale unico ed originale, fruibile sia all’interno che all’esterno a un vasto pubblico. Un luogo di appuntamenti ed eventi di livello nazionale dove scrittori, filosofi, musicisti e artisti, si incontrano per esporre e raccontare la storia del nostro Paese.
Alcuni sono ormai appuntamenti “storici”, come:
- Parole Nel Tempo, piccoli editori in mostra;
- Amicolibro, libri per diventare grandi;- Parole In Tasca, mostra del libro tascabile ed economico;
- Officinalia e Vivere al Naturale, due appuntamenti per i consumatori più consapevoli e sensibili alla tutela ambientale e al biologico;
- Expo Scuola Ambiente e Ri-Ri risorsa rifiuti, due manifestazioni per fare il punto sull’educazione ambientale;
- Next Vintage, sofisticata vetrina per chi cerca un proprio stile, collezioni di epoche diverse;
- Mostra di Antiquariato, tradizionale incontro di mercato e cultura;
- Armonia, festival di proposte di benessere olistico;
- Belgioioso Fantasy, evento dedicato al mondo del fantastico;
- Bravo, i maestri artigiani al Castello di Belgioioso.
A questi si aggiungono manifestazioni non periodiche, concerti, feste e soprattutto grandi mostre.
Il castello di Belgioioso ospita il primo centro di documentazione multimediale che prevede un allestimento con nuove tecnologie.
CONTATTI CASTELLO
Via Giuseppe Garibaldi, 1
27011 Belgioioso (PV)
Tel. +39 0382 970525
Fax +39 0382 970139
https://www.belgioioso.it/contatti/
Orario uffici 9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00
COME ARRIVARE E DISTANZE
https://www.belgioioso.it/vintage/info-utili/come-arrivare-a-belgioioso/
Aeroporti MI Linate km 37; MI Malpensa km 97
Caselli autostradali A1 MI-BO km 17; A21 km 15 - A7 km 16
Stazioni ferroviarie Pavia km 12; Belgioioso m 800
Fermate mezzi di trasporto pubblico m 300
NEI DINTORNI
Tre sono le tappe della Via Francigena in Provincia di Pavia citate nello storico diario di Sigerico: da Palestro a Tromello; da Tromello a Pavia; da Pavia alla frazione Lambrinia di Chignolo Po. Belgioioso si trova su quest’ultima tratta, la più rurale, che comprende anche le vicine frazioni di San Giacomo della Cerreta (Comune di Belgioioso) e di Vaccarizza (Comune di Linarolo).
La frazione di San Giacomo della Cerreta, a soli 3 chilometri dal Castello di Belgioioso, richiede una sosta per visitare la chiesa romanica e l’oratorio di San Giacomo della Cerreta, del XIV secolo, originariamente ostello dei pellegrini diretti a Roma per l’acquisto delle indulgenze. Splendida testimonianza di architettura lombarda medievale, nel 1855 l’edificio servì da lazzaretto per i colerosi e fu imbiancato, ricoprendo gran parte degli splendidi affreschi. È possibile ammirare ancora nell’abside la Madonna con Bambino di Vincenzo Foppa, grande esponente del Rinascimento lombardo, e la statua lignea di San Giacomo.
Alla frazione di Vaccarizza, invece, troviamo, all’interno della cappella privata della cascina Martinoli Moro, un Cristo in croce in arenaria del Duecento che rimanda ai bassorilievi della Basilica di San Michele a Pavia.
LINK UTILI
https://www.amicidibelgioioso.it/
https://www.viefrancigene.org/it/
https://www.provincia.pv.it/turismo
https://itineraripavia.hapax.it